Login



Ricordami
Seguici su FACEBOOK Seguici su TWITTER

Morti caldi

Statistiche

  • Utenti attivi: 5619
  • Personaggi giocati: 10603
  • Personaggi morti: 2786
  • Inizio gioco: 4/11/2007

Adonis

Adonis

Adonis pseudonimo di Alī Ahmad Sa'īd Isbir (Qassabīn, 1930) è un poeta e saggista libanese di origine siriana. Studia dapprima all'Università di Damasco e poi all'Università Saint Joseph di Beirut. Nel 1957 pubblica la prima raccolta poetica che viene accolta con favore e che gli vale la stima del poeta libanese Yūsuf al-Khāl (sotto lo pseudonimo di Unsi al-Hajj) il quale lo invita a contribuire alla nascita della rivista Shiʿr (Poesia). Adonis è stato attivissimo nel dibattito politico-culturale, estetico e filosofico. Insieme al poeta iracheno al-Sayyāb e al palestinese Ğabrā Ibrāhīm Ğabrā è tra i fondatori del gruppo Tammuzi, dal nome della divinità babilonese, appunto per simboleggiare la volontà di una rinascita culturale araba, rileggendone il patrimonio (sia quello islamico che quello del Vicino Oriente antico) in una chiave non nazionalistica o religiosa, ma di apertura alla modernità. In quest'ambito si pone, per l'approccio innovativo, anche l'antologia della poesia classica araba curata dallo stesso Adonis. Gli anni sessanta sono anche quelli di importanti opere poetiche - tra cui i Canti di Mihyār il damasceno (1961), scritto dopo un lungo soggiorno parigino e Il teatro e gli specchi (1968) - e della fondazione di nuove riviste quali Afāq (Orizzonti) nel 1964 e Mawāqif (Posizioni) nel 1968 in cui vengono ospitate sperimentazioni poetiche, poesie in arabo dialettale, traduzioni dalle maggiori esperienze poetiche contemporanee (Rilke, Rimbaud, Eliot) e poemi in prosa. L'opera di Adonis è stata tradotta in molte lingue. Tra le più significative raccolte poetiche si segnalano: Qālat al-Ard (1952; Disse la terra), Aghānī Mihyār ad-Dīmashqi, (1961; I canti di Mihyār al-Dimashqi), Qabr min ajal New York (1971; Una tomba per New York), Kitāb al-Hisār (1986; Il libro dell'assedio), Introduzione alla poetica araba (1992), Poesie (1993), Sijjil (2000), Mūsīqā al-hūt al-azraq (2005; La musica della balena azzurra), al-Muhīt al-aswad (2006, L'oceano nero [1]) . In Italia gli è stato assegnato nel 1999 il Premio Nonino per la poesia. Nel 2000 gli è conferito il Premio LericiPea per l'Opera Poetica. È più volte stato candidato al premio Nobel per la letteratura.